Descrizione
Nel primo dei due week end a Cessapalombo dedicato agli "Antichi sapori del bosco" si è tenuto ieri il Festival delle biodiversità dei monti Azzurri. Nella sala convegni di Palazzo Simonelli a Montalto esperti e amministratori a confronto. "La Comunità Montana Monti Azzurri non poteva fare scelta migliore -ha detto il Sindaco Gianmario Ottavi - nel porgere il saluto - infatti siamo proprio all'interno del Parco dei Monti Sibillini e ci accingiamo all'apertura di una settimana molto interessante per la riscoperta dei valori della biodiversità" . Il presidente della Comunità Montana Giampiero Feliciotti ha spiegato i motivi che hanno indotto l'ente a creare questo percorso e "porsi nella condizione di poter fare promozione del territorio con una moderna e attuale forma di valorizzazione non del prodotto finale della eventuale filiera, e cioè la degustazione di un piatto, ma di tutti i fattori che hanno contribuito alla sua creazione e dell'ambiente e del lavoro dell'uomo che ha portato a quel risultato". L'iniziativa ha avuto il sostegno della Camera di Commercio e di Coldiretti e proseguirà in altri centri del territorio con altri prodotti come miele e formaggi, mela rosa, olio coroncina e vernaccia di Serrapetrona.
Elisa Morri, ricercatrice dell'Università degli Studi di Urbino ha parlato delle funzioni ecologiche dell'agricoltura e delle nuove prospettive di valorizzazione e salvaguardia del territorio e dei suoi prodotti. Attraverso la gestione dei Servizi Ecosistemici cui ha fatto eco l'intervento del commissario regionale per l'unificazione dei consorzi di bonifica Claudio Netti. Le nuove azioni del PSR in elaborazione con tavoli verdi regionali sono state presentate da Franco Capponi collaboratore di segreteria dell'assessore regionale all'agricoltura Maura Malaspina.
Il tema del festival era la produzione dello zafferano di Cessapalombo e il riconoscimento della produzione da parte del presidente provinciale di Coldiretti Francesco Fucili che ha consegnato un attestato ad oltre 25 aziende che producono e vendono lo zafferano dopo un lungo periodo di ricerca. Attenzione ed interesse ha destato la relazione di Andrea Catorci di Unicam che ha ripercorso tutti i 10 anni dell'iter che oggi vede una discreta produzione e tanti associati che sono già sul mercato con il loro prodotto.